Oggi a Bologna, 99 anni fa, nasceva Pier Paolo Pasolini, uno dei maggiori artisti e intellettuali del XX secolo, nonché uno degli esempi più emblematici di come il cinema e la letteratura possano essere il prodotto altissimo di un solo autore. Regista di 22 film, il suo cinema caratterizzato dal minimalismo delle ambientazioni, dall'uso di attori non professionisti e dalla feroce critica alla borghesia, mantiene intatta tutt'oggi la sua forza poetica e la potenza del suo messaggio politico. I suoi film sono stati distribuiti in home video e apprezzati in ogni Paese del mondo, molti dei quali hanno potete godere del restauro e della loro distribuzione in prestigiose edizioni Blu-Ray (come quelle prodotte dalla BFI e della Criterion Collection). Una delle novità più interessanti è stata la recente pubblicazione del cofanetto Trilogy of Life (La trilogia della vita) della BFI, che vorremmo proporvi in questa giornata speciale.
Il cofanetto è in alta definizione e include le versioni in lingua italiana e inglese di tutti e tre i film della trilogia: Il Decameron (1970), I racconti di Canterbury (1972) e Il fiore delle Mille e una notte (1974). I sottotitoli in inglese dei film sono opzionabili e possono essere tranquillamente disattivati. I tre Blu-ray contenuti nel cofanetto sono codificati in Regione B/2, quindi compatibili su qualsiasi lettore Blu-ray disc acquistato in Europa.
Il cofanetto è disponibile per l'acquisto nello store di Amazon Italia su questo link, al prezzo di 47,49 Euro.
- Appunti per un'Orestiade africana (1970, 73 min): un'esplorazione dei parallelismi tra la trilogia di Eschilo Oreste e la politica africana.
- Pasolini e il genere di film italiano (Alberto Farina, David Gregory, 2009, 35 mins): esclusivo documentario dei produttori italiani Alfredo Bini e Luciano Martino
- Scene eliminate (1974, 21 min): scene eliminate dalle mille e una notte;
- Trailer originali di tutti e tre i film;
- Libretto completamente illustrato con saggi, recensione e biografie;
In questo trittico sfacciato e osceno, il regista si proponeva di sfidare il capitalismo consumistico e celebrare il corpo umano incorrotto mentre commentava i costumi e le ipocrisie sessuali e religiose contemporanei. Il suo umorismo scatologico e la sua ruvida sensualità lasciano dietro di sé tutti i moderni "standard" di decenza; si tratta di film fisici, provocatori e divertentissimi, tutti straordinariamente incorniciati dallo scenografo Dante Ferretti (Hugo) e caratterizzati da musiche evocative di Ennio Morricone.
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